,

Alberto Colombo e un sogno chiamato Riviera

Campione italiano di F3 nel 1974, quattro anni dopo tentò senza fortuna di correre in Formula 1. Lanciò anche un progetto per entrare nella massima formula con una propria monoposto

Se n’è andato a 78 anni, dopo una lunga malattia, Alberto Colombo. Nato a Varedo, nei pressi dell’autodromo di Monza, nel 1946, il pilota brianzolo è stato tra i giovani italiani emergenti negli anni ’70, capace di vincere il titolo italiano F3 nel 1974. Negli anni successivi corse in Formula 2 con una March-BMW della Trivellato Racing e poi con la propria scuderia, la Sanremo Racing.

Nel 1978 ha la grande occasione di debuttare in Formula 1: lo chiama l’ATS per correre al Jarama ed a Zolder con la seconda monoposto del team tedesco al posto di Jean-Pierre Jarier. La vettura non è competitiva ed in entrambi i casi Alberto Colombo non riesce a qualfiicarsi. Arturo Merzario gli mette poi a disposizione la seconda monoposto della sua squadra per il GP d’Italia a Monza ma il brianzolo non supera le prequalifiche.

Torna a correre in Formula 2 ma nel frattempo, con il supporto di alcuni imprenditori bianzoli, lancia il progetto Riviera per realizzare una monoposto di Formula 1 spinta dal classico motore Ford Cosworth. Il tecnico incaricato è Giorgio Valentini, ex Autodelta, che disegna una vettura convenzionale che vede la luce all’inizio del 1980. A quel punto, però, per problemi di natura economica, il progetto naufraga e la vettura viene smantellata ancora prima di muovere i primi passi.

Alberto Colombo è poi rimasto nell’ambiente ed a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 contribuì a lanciare la Scuola Federale CSAI al fianco dello storico direttore Cristiano “Gero” del Balzo, in veste di Istruttore Federale.