Citroën ed il Rally del Marocco
Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo la DS vinse più volte la gara africana, testimonianza della robustezza e dell’affidabilità della vettura
Citroën ha sempre avuto un feeling particolare con le imprese in terra d’Africa, a partire dai raid con mezzi semicingolati negli anni ‘20 come, ad esempio, la Croisière Noire o la Croisière des Sables fino al dominio nel mondo dei rally africani con la DS tra gli anni ’60 e l’inizio del decennio successivo. Gare che esaltavano l’affidabilità e la resistenza delle vetture francesi, chiamate a correre su tracciati infernali, lunghi migliaia di chilometri su strade, mulattiere, pietraie e anche dove la strada non c’era proprio.
All’inizio furono le DS della scuderia “Ecurie Paris” diretta da René Cotton – che poi divenne la squadra corse ufficiale del Costruttore francese – a vincere tutto ciò che c’era da vincere: dal Monte-Carlo (Paul Coltelloni nel 1959 e Pauli Toivonen, dopo la squalifica delle Mini Cooper, nel 1966) alla Liegi-Sofia-Liegi (Lucien Bianchi nel 1961), al Tour de Corse (Renè Trautmann nel 1961 e nel 1963) ed a tante altre gare (compreso il 1000 Laghi nel 1962 con Pauli Toivonen). Nel 1969 Citroën dominò il difficilissimo Rally del Marocco occupando tutto il podio con gli equipaggi Neyret-Terramorsi (DS coupé), Verrier-Murac (DS21) e Ogier-Veron (DS21).

La gara marocchina sorrise alla casa francese anche nel 1970 quando vinsero ancora Neyret-Terramorsi sulla stessa DS21 Coupé dell’anno precedente lasciando al secondo posto la DS21 che Bernard Consten divideva con un giovane navigatore, Jean Todt.
Nel 1971 avvengono due importanti cambiamenti: la SM, che montava un motore V6 di derivazione Maserati, va ad affiancarsi alla DS mentre alla guida della squadra dopo la prematura morte per malattia di Renè Cotton, c’è la moglie, l’affascinante e biondissima Marléne Cotton, prima donna a ricoprire tale ruolo nella squadra di un grande costruttore. La SM vince il Rally del Marocco con Jean Deschaseux e Jean Plessard. mentre nel 1972 s’impone la Lancia Fulvia di Simo Lampinen ma seconda si piazza la Citroën DS23 di serie affidata a Neyret-Terramorsi.
La parabola discendente della DS in terra africana è iniziata: nel 1975 la DS23 di Jean Deschaseux e Jean Plessard, iscritta da un team locale, in Marocco vince il Gruppo 1 ed è quarta assoluta. Per la Citroën DS e per la SM quello è il canto del cigno, di lì a poco lascerà il posto alla CX GTi su cui correrà un giovane “sponsorizzato” dal padre presso i vertici della casa francese, si chiama Henri Toivonen.