Grandi campioni all’Eifel Festival

L’appuntamento tedesco si conferma uno dei maggiori eventi nel mondo dei rally storici. Tra gli ospiti Blomqvist, Gronholm, Thiry, Rovanpera sr. Grundel, Grist e Demuth

Dodicesima edizione, quella svoltasi dal 15 al 17 agosto, dell’Eifel Festival Rallye. Oltre centosessanta auto storiche hanno animato i dintorni di Daun, località della Renania-Palatinato. Decine di migliaia di appassionati provenienti da tutta Europa hanno festeggiato insieme agli equipaggi. Sottolinea Reinhard Klein, tra gli organizzatori dell’evento: “Con questa dodicesima edizione del nostro Festival, abbiamo fatto un altro grande passo avanti. Abbiamo incluso anche le Super2000 e le WRC. Di conseguenza, il nostro campo di partecipanti è ancora più ampio e copre il periodo dagli anni ’60 al passato recente. Con 95 tipi di veicoli diversi di 30 marche automobilistiche, siamo stati ancora una volta in grado di presentare una gamma unica di auto dalla storia dello sport rally.”

In Germania Stig Blomqvist ha festeggiato il quarantesimo anniversario dela sua vittoria nel Campionato del Mondo Rally su un’Audi: “Oliver Solberg è attualmente l’unica speranza per un nuovo Campione del Mondo svedese dopo che io sono stato l’ultimo nel 1984. Ha fatto dei progressi di recente, forse perché non ascolta più tanto spesso il padre!”

Marcus Grönholm, Campione del mondo nel 2000 e nel 2002, ha rivelato il motivo del suo ritiro alla prima uscita della Toyota Corolla WRC in Finlandia nel 1997 ammettendo che si sono fermati il secondo giorno mentre erano in testa a causa della mancanza di carburante:“Per risparmiare peso, i meccanici avevano messo qualche litro di benzina di meno”.

Per Harald Demuth, l’Eifel Festival ha voluto dire ricordare il suo secondo titolo nel Campionato Tedesco Rally con Audi. Aveva iniziato la sua carriera come pilota privato su una BMW 2002 e si era classificato più volte tra i primi dieci nei round DRM ed in precedenza, ha gareggiato in slalom e in cronoscalata. Nel tempo libero, suona il basso con “Harald und die Kellerband”. Un’esibizione della Kellerband potrebbe essere un elemento in più del programma per il prossimo anno…

Presente anche il belga Bruno Thiry, Campione europeo 2003: “Sono stato in grado di trasformare il mio hobby in una professione e vado in ufficio ogni giorno. Ma il mio ufficio ha un volante ed è montato su quattro ruote”. Lo svedese Kalle Grundel è conosciuto in Germania per il suo titolo DRM nel 1985. Ha svelato il segreto del suo successo: “Mia madre è finlandese”, ha spiegato lo svedese. “Hai bisogno di alcuni di questi geni finlandesi per essere veloce, è un requisito fondamentale”.

Nicky Grist ha corso con Juha Kankkunen quando ha vinto il titolo mondiale nel 1993 con la Toyota. Tuttavia, ha un ricordo speciale del Safari Rally 1997, dove era insieme a Colin McRae su una Subaru. Prima della prova di centocinquanta chilometri della “Road to Hell”, descritta come “iniziata male e sempre peggio”, McRae aveva bisogno di fare pipì urgentemente. “Tuttavia, eravamo in ritardo e quindi siamo andati subito alla partenza”. Durante la tappa, il disagio di McRae aumentò e, all’inizio di un tratto di asfalto di sei chilometri, disse a Grist: “Non posso continuare, prendi tu il volante”. Grist prese il comando, sterzando con la mano sinistra, mentre McRae si slacciò la cintura di sicurezza e, a centocinquanta chilometri all’ora, tentò invano di aprire la portiera del conducente. Naturalmente, il sollievo pianificato non è andato affatto secondo i piani e… tutto è scorso dai pannelli della portiera al pianale dell’abitacolo. “Avevo già spento la telecamera di bordo, altrimenti saremmo stati squalificati”, spiega Grist. Poco prima della fine del tratto asfaltato, McRae tornò al suo posto e prese il volante. Al traguardo, sono stati ben tre minuti più veloci del loro rivale più vicino, al che Grist disse a McRae: “In futuro, faresti meglio a lasciarmi guidare, evidentemente lo faccio meglio!”

Harri Rovanperä, pilota WRC di lunga data, ha confessato: “Il mio licenziamento da Seat e il conseguente passaggio a Peugeot nel 1998 è stato in realtà un vero colpo di fortuna per me”. Dopo la sua prima partecipazione al Festival, ha aggiunto: “Sono entusiasta di questo evento con così tante auto fantastiche. Prometto che tornerò”. Ruben Zeltner, campione tedesco di rally 2014 e 2015, è stato a Daun per la prima volta: “Sono sbalordito perché il Festival ha superato tutte le mie aspettative. Sapevo che mi aspettava un grande evento, ma quello che sta succedendo qui è semplicemente gigantesco. Voglio diventare un habitué”. L’austriaco Franz Zehetner, che guidava un prototipo Renault Alpine A310 V6 del 1977, ha semplicemente detto: “Quello di Daun è l’evento vetrina dei rally storici”.