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Il Grossglockner e la sfida tra Auto Union e Mercedes

Prima della seconda guerra mondiale le due case si affrontarono nella cronoscalata sulle Alpi Austriache. Una sfida contro sè stessi e contro la natura ancor prima che contro gli avversari.

La Grossglockner Hochalpenstrasse, una delle strade alpine più spettacolari d’Europa, fu concepita non solo come un’opera di ingegneria straordinaria ma anche come un’arena per le sfide motoristiche più estreme dell’epoca. Negli anni ‘30, i nazisti avevano immaginato questa strada come il teatro definitivo delle corse in salita, un luogo dove dimostrare la superiorità tecnica e sportiva della Germania. Tuttavia, le difficoltà legate alla sicurezza e al clima resero questo sogno irrealizzabile nel lungo periodo.

Oggi, la Grossglockner Hochalpenstrasse è una delle mete turistiche più affascinanti delle Alpi austriache, ma negli anni ‘30 fu il campo di battaglia per le leggendarie Frecce d’Argento di Mercedes e Auto Union, pilotate da uomini che sfidavano non solo i limiti della tecnologia ma anche quelli della paura umana.

La strada alpina del Grossglockner fu inaugurata con grande orgoglio nazionale il 3 agosto 1935 dal presidente austriaco Wilhelm Miklas. Era il culmine di cinque anni di lavori, una via di 34 km che attraversava le montagne austriache fino a raggiungere i 2.504 metri di altitudine, il punto più alto al Fuscher Törl.

Il giorno successivo, la strada ricevette il suo battesimo sportivo: l’Österreichische Alpenfahrt, una gara in salita per motociclette, auto sportive e da corsa. Nonostante l’assenza dei colossi tedeschi Mercedes e Auto Union, a causa del fondo stradale in sabbia compressa, la Scuderia Ferrari colse un doppio successo con Carlo Pintacuda nelle vetture sportive e Mario Tadini nelle monoposto. Il britannico Richard Seaman, al volante di un’ERA, sorprese tutti conquistando un ottimo secondo posto. Questo successo lo rese ancora più noto in Germania, tanto che pochi mesi dopo entrò a far parte del team ufficiale Mercedes.

La vera svolta avvenne nel 1938, quando la Germania nazista annesse l’Austria con l’Anschluss. La Grossglockner Hochalpenstrasse, fino ad allora un simbolo dell’ingegneria austriaca, divenne improvvisamente parte del territorio del Reich. E quale miglior occasione per celebrare l’evento se non organizzando una grande corsa automobilistica, parte del campionato tedesco di gare in salita?

L’idea originale prevedeva un percorso da record: 34 km di salita, quasi tre volte più lungo delle gare europee dell’epoca. Tuttavia, il terreno impervio e le condizioni proibitive della strada spinsero gli organizzatori a ridurre il percorso dopo che Richard Seaman, ora pilota Mercedes, effettuò una ricognizione ma bocciò il tracciato: lo considerava troppo pericoloso per le potenti monoposto tedesche da 450 CV. Il tracciato fu quindi suddiviso in due sezioni:

Prima manche: da Ferleiten a Fuscher Törl (12,7 km)

Seconda manche: da Guttal a Franz Josefs Höhe (7,8 km)

Il giorno della gara il tempo fu terribile. Pioggia battente e nebbia fitta resero il percorso ancora più insidioso tanto che si decise di correre solo sul primo tratto di 12,7 km in due manches. Alla partenza si presentarono solo tre piloti:

Hans Stuck su Auto Union Tipo C

Hermann Lang su Mercedes W125

Manfred von Brauchitsch su Mercedes W125

Stuck, soprannominato “Il Re della Montagna”, sfruttò la trazione posteriore della sua Auto Union a motore centrale per battere Lang di 2,3 secondi nella prima manche. Sul fondo asciutto della seconda manche migliorò di ben 70 secondi, conquistando la vittoria. Von Brauchitsch, più in difficoltà sul bagnato, migliorò di un minuto e mezzo, ma non abbastanza per scalzare Lang dal secondo posto.

Nel 1939, con l’Europa sull’orlo della guerra, la sfida tra Mercedes e Auto Union si ripeté sul Grossglockner. Questa volta, la casa di Stoccarda si presentò con due monoposto:

Mercedes W125 da 5.6 litri

Mercedes W154 da 3 litri, più leggera e agile

Lang e von Brauchitsch scelsero la W125 più potente. Durante le prove testarono le ruote gemellate, per aumentare l’aderenza sul fondo sterrato, ma in gara optarono per le gomme singole, più maneggevoli nelle curve strette. La prima manche vide Hermann Müller, nuovo compagno di Stuck, battere Lang di 1 secondo, con Stuck a soli 0,4 secondi. Nella seconda, però, la nebbia calò fittissima, rendendo quasi impossibile vedere i punti di riferimento. Lang, completamente esausto e sotto shock, pensava di aver perso troppo tempo. Ma tutti gli altri avevano sofferto le stesse difficoltà. Stuck perse 3,2 secondi, consegnando la vittoria a Lang, che divenne il nuovo “Re della Montagna”.

Solo un mese dopo, il 1° settembre 1939, la Germania invase la Polonia e la Seconda Guerra Mondiale segnò la fine dell’epoca d’oro delle corse in salita.

Dopo il conflitto, il motorsport tornò sulla Grossglockner, ma non più con lo stesso clamore. La strada divenne una prova del Rally delle Alpi Austriache, dove nel 1964 Paddy Hopkirk e Henry Liddon vinsero su una Austin-Healey affrontando il passo… di notte!

Nel 1985, per celebrare i 50 anni della Hochalpenstrasse, Hans Herrmann riportò una Freccia d’Argento sulla montagna, guidando una Mercedes W196.

Immagini: Audi Mediacenter e Mercedes Benz Archive