Il modo dell’auto saluta Osamu Suzuki
Il 25 dicembre, a 94 anni, se n’è andato il leader dell’azienda giapponese. Presidente per oltre cinquant’anni, seppe portare il marchio Suzuki sui mercati internazionali.
Il 25 dicembre 2024, il mondo dell’industria automobilistica ha perso una delle sue figure più emblematiche: Osamu Suzuki, ex Presidente e CEO di Suzuki Motor Corporation, si è spento all’età di 94 anni a causa di un linfoma. Leader instancabile, Osamu Suzuki ha guidato la multinazionale di Hamamatsu per oltre cinque decenni, lasciando un’impronta indelebile nel panorama globale dell’industria dei motori.
Osamu Matsuda era nato a Gero, nella prefettura di Gifu, il 30 gennaio 1930 da Toshiki S. Matsuda e Shunzo. Dopo essersi laureato all’Università di Chuo nel 1953, iniziò la sua carriera come funzionario in banca. Sposò Shoko Suzuki, la nipote del patriarca della Suzuki Motor Corporation, Michio Suzuki, alla fine degli anni ’50. Poiché la famiglia Suzuki non aveva un erede maschio, seguendo l’usanza giapponese, Osamu prese il cognome di Suzuki, per diventare Osamu Suzuki.
Entrato in Suzuki Motor Corporation nel 1958 e ha assunto il ruolo di Presidente e CEO nel 1967. Da quel momento, l’azienda giapponese ha attraversato una straordinaria trasformazione, evolvendosi da produttore locale a protagonista mondiale nei settori automobilistico, motociclistico e marino. Durante la sua leadership, Suzuki ha saputo anticipare i cambiamenti del mercato e rispondere alle esigenze dei clienti con prodotti innovativi, pratici ed efficienti. La sua visione strategica ha portato l’azienda a esplorare nuovi mercati.
Suzuki alla fine degli anni sessanta, ha iniziato a creare unità di produzione satellite all’estero. Il primo di questi impianti è stato in Thailandia nel 1967, seguito da un altro in Indonesia, nel 1974. L’anno successivo vide l’ingresso di Suzuki nelle Filippine. Nel 1980, Suzuki ha avviato uno stabilimento in Australia e un altro in Pakistan, nel 1982. Riuscì anche a formare un’alleanza con General Motors, che fece guadagnare a Suzuki Corporation l’ingresso nel mercato europeo. In India la partnership con Maruti Suzuki è diventata un modello di successo, rendendo il marchio leader indiscusso del mercato automobilistico locale.
Osamu Suzuki è stato un leader pragmatista e visionario, noto per la sua dedizione alla qualità e al miglioramento continuo. La sua filosofia di gestione si basava su due principi fondamentali: realistica attinenza ai fatti e devozione al miglioramento della vita dei clienti. Questi valori, instillati in ogni livello dell’organizzazione, hanno contribuito a costruire un marchio che oggi è sinonimo di affidabilità e innovazione.
Nel 2021, Osamu Suzuki ha ceduto il timone dell’azienda al figlio maggiore, Toshihiro Suzuki, segnando la fine di un’epoca. Tuttavia, anche dopo il suo ritiro, il suo spirito e la sua visione hanno continuato a guidare l’azienda. Osamu Suzuki lascia un’eredità straordinaria, non solo in termini di risultati aziendali, ma anche di valori e cultura organizzativa. La sua capacità di ispirare e motivare collaboratori e dirigenti ha reso Suzuki Motor Corporation una delle aziende più rispettate nel mondo dei motori.