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Jean Ragnotti, il commerciante di curve

Tre vittorie mondiali, una carriera legata al marchio Renault e amore per il motorsport. Questo è il campione francese che pur avendo smesso di correre quasi trent’anni fa, è ancora amatissimo dagli appassionati.

Jean Ragnotti, nato il 29 agosto 1945 a Carpentras, è una figura carismatica che ha tracciato un solco profondo nel mondo della corsa automobilistica. Noto per la sua abilità al volante e il suo carisma, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dei rally. La sua carriera, che si estende per oltre tre decenni, è caratterizzata da momenti di gloria, auto iconiche e una passione ineguagliabile per il motorsport.

Fin da giovane, Ragnotti ha mostrato una passione innata per i motori e la velocità. La sua storia nelle corse inizia a soli sei anni, quando guida una Renault Juvaquatre insieme a suo padre. Questa esperienza precoce accende in lui la passione per la guida. Alla soglia dei diciotto anni, Ragnotti consegue la patente di guida e intraprende la carriera di autista di camion, risparmiando denaro per acquistare il suo sogno: una Renault 8 Gordini che rappresenta l’inizio della sua carriera nelle corse.

Nel 1967, a ventidue anni, Ragnotti partecipa alle sue prime gare nel Sud-est della Francia, e il suo esordio è promettente: al rally di Istres, conquista la terza posizione assoluta e il primo posto nella sua categoria. Questo successo segna l’inizio di un’era, con Ragnotti che continua a partecipare con crescente successo alla Coupe Renault 8 Gordini nel 1968, accumulando vittorie e riconoscimenti. Negli anni successivi, con Pierre Thimonier al suo fianco, si dedica ai rally con una Opel Kadett Rallye finendo quinto nell’Europeo 1970, tra i risultati da segnalare il secondo posto assoluto al Tulip Rally in Olanda, il quinto al Rallye du Mont Blanc ed il settimo al RACE in Spagna. L’annata successiva è meno fortunata, scandita da numerosi ritiri.

Il suo talento però non passa inosservato e già in quel 1971 diventa un pilota professionista per Opel. Nel 1972 si divide tra l’Opel Ascona, l’Opel GT e la Jidè 1600 ma ha modo anche di correre il Tour de Corse con una vettura pistaiola come la Ligier JS2 ma deve ritirarsi come al Sanremo quando viene ingaggiato dalla Lancia per correre con una Fulvia ufficiale.

Nel 1973, Ragnotti ottiene un contratto con Renault Compétition per partecipare al Rally di Monte Carlo a bordo della nuova Renault 12 Gordini. Disputa qualche altro rally ma non resta inoperoso dato che corre anche in pista con le Formula 3 e le vetture Sport Prototipo per poi passare alla Formula Renault Europe nel 1975, arrivando secondo in campionato. È anche pilota dell’Alpine, rispettivamente al Tour de La Reunion e il Tour de Corse,al volante dell’Alpine A110 e A310. Parallelamente a sua carriera, la rivista Echappement gli chiese nel 1973 di scrivere articoli oltre al “Journal de Ragnotti”, un taccuino personale pubblicato sul mensile.

Il suo stile di guida audace e spettacolare attira l’attenzione di Rémy Julienne che lavora nel mondo del cinema con un’agenzia di stuntman: “Jeannot” Ragnotti inizia così a lavorare come stuntman in vari film in Italia, Francia e Spagna, fra cui alcune pellicole con star del calibro di Alain Delon e Jean-Paul Belmondo. Andrà avanti fino al 1981.

Il 1977 segna un punto di svolta nella carriera di Ragnotti, poiché diventa pilota ufficiale di Renault. Raggiunge la gloria vincendo il titolo di campione di Francia di rallycross a bordo dell’Alpine A310 V6 aggiudicandosi tutte le gare e trova anche il modo di testare sul circuito del Paul Ricard la neonata monoposto di Formula 1 con motore turbo.

Nel 1978 partecipa alle 24 Ore di Le Mans conquistando la quarta posizione con la Renault-Alpine A442 Turbo assieme a Guy Fréquelin, Jean-Pierre Jabouille e José Dolhem. Insieme hanno conquistato il quarto posto. Jeannot torna a Le Mans nel 1979 con Bernard Darniche: sulla Rondeau sono quinti assoluti e primi in Gruppo 6.

Anche se ottiene risultati positivi in circuito, Jean Ragnotti preferisce decisamente i rally. È estremamente popolare tra il pubblico, delizia gli spettatori con le sue derapate ed i controsterzi. I suoi soprannomi sono in sintonia, tipo “l’acrobata” o “il commerciante di curve”.

Nel 1978 si piazza quarto al Tour de Corse e ottiene una vittoria al Safari Calédonien. Nel 1979 con la Renault 5 Alpine è undicesimo al “Monte”, terzo in Kuwait e secondo al Tour de Corse. La sua regolarità lo porta a conquistare la settima posizione nella classifica del Mondiale Rally Piloti.

Nel 1980 diventa Campione francese con la Renault 5 Alpine Gruppo 2 e, nel finale di stagione, con la nuova 5 Turbo Gruppo 4. In quello stesso anno disputa la Parigi-Dakar al volante di una Volkswagen Iltis chiudendo quarto assoluto. Con la 5 Turbo vince il Monte Carlo 1981, l’edizione in cui debuttano le Audi Quattro a trazione integrale. Il 1982 segna il suo trionfo al Tour de Corse valido per il Mondiale e al Tour Auto de la Réunion, mentre nel 1984 conquista il titolo francese sempre sulla Renault 5 Turbo.

Il 1985, anno del debutto della Renault 5 Maxi Turbo Gruppo B, è quello che lo vede bissare il successo al Tour de Corse. Passato il periodo delle Gruppo B, Renault presenta la 11 Turbo Gruppo A con cui ottiene qualche risultato interessante ma la scarsa competitività della vettura lo porta di nuovo in pista. Nel Campionato Superturismo vince il titolo 1988 al volante della Renault 21 Turbo 4X4. Tornato ai rally, riprende a vincere con la Renault 5 GT Turbo e successivamente con la Clio 16V e poi la Williams, gli ultimi anni li disputa al volante della grintosa Clio Maxi e poi con la Mégane Maxi nella stagione 1996.

Non abbandona, però, il mondo dei rally. Continuando a essere presente come apripista o in qualche manifestazione. Ragnotti rimane legato a Renault come ambasciatore del marchio. Nel 2002, Renault rende omaggio al suo talento lanciando una serie speciale della Renault Clio RS. Alla fine degli anni ’90, Luc Besson lo ha utilizzato il suo pilotaggio per effettuare alcune evoluzioni con le auto della saga cinematografica “Taxi”.

Durante i suoi ventitré anni di competizione, di cui venti con i colori Renault, Jean Ragnotti partecipa a 43 gare del Campionato del Mondo Rally vincendo il Monte Carlo nel 1981 e il Tour de Corse nel 1982 e nel 1985.

Jean Ragnotti non è solo un grande pilota; è un’icona dei rally e un simbolo di passione e dedizione. Il suo percorso, ricco di sfide e successi, ha ispirato generazioni di appassionati e continua a essere un punto di riferimento nel motorsport. Il ricordo delle sue imprese è incollato nella memoria collettiva, dove il suo nome rimarrà per sempre legato all’arte del volante e alla magia dei rally.