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L’Auto Union e quel record battuto in Toscana

Novant’anni fa la casa tedesca realizzò una vettura aerodinamica che nell’ottobre 1934 battè un primo record all’Avus, nel febbraio dell’anno dopo fece ancora meglio sull’autostrada Firenze-Viareggio.

Negli anni ’30, il mondo delle competizioni automobilistiche viveva un’epoca di grandi innovazioni tecnologiche e sfide audaci. Tra i protagonisti di questo periodo, l’Auto Union si distinse per la progettazione di vetture rivoluzionarie, culminata nella leggendaria “Lucca Car”, che consolidò la sua reputazione come uno dei costruttori più visionari del tempo.

Le origini: dal record dell’Avus alla progettazione

Tutto ebbe inizio il 20 ottobre 1934, quando l’Auto Union infranse record sul circuito di Berlino Avus con una delle sue vetture da Gran Premio. Spinta dal successo, la divisione corse dell’azienda avviò lo sviluppo di un’auto appositamente progettata per battere nuovi record di velocità.

Per perfezionare l’aerodinamica, il team fece ricorso alla galleria del vento dell’Istituto di Test Aeronautici di Berlino-Adlershof. Il 17 dicembre 1934, la nuova vettura, soprannominata dalla stampa dell’epoca “Racing Limousine”, fu presentata nuovamente all’Avus per i primi test, guidati dal direttore delle corse Willy Walb.

Un capolavoro tecnico

La “Lucca Car” era una vera meraviglia ingegneristica. Alimentata da un motore V16 da 4.951 cc, produceva una potenza di 343 CV a 4.700 giri/minuto, consentendole di raggiungere una velocità massima di 320 km/h.

  • Motore: V16 centrale, una configurazione all’avanguardia per il periodo.
  • Trasmissione: Un cambio a cinque velocità montato dietro l’asse.
  • Peso: Poco più di una tonnellata, pilota incluso, garantiva un rapporto peso-potenza eccezionale.
  • Aerodinamica: Ottimizzata grazie ai test in galleria del vento, la vettura presentava una carrozzeria che riduceva al minimo la resistenza, permettendo velocità senza precedenti.

La caccia ai record

Dopo i primi test a Berlino, l’Auto Union progettò di tentare i record sulla pista di Gyón, in Ungheria, in collaborazione con il Royal Hungarian Automobile Club. Tuttavia, il maltempo costrinse il team a trasferirsi prima vicino a Milano, sull’autostrada Bergamo-Brescia, e infine a Lucca, in Toscana.

Un tratto dell’autostrada Firenze-Viareggio, tra Pescia e Altopascio, lungo 5 km, fu scelto per i tentativi di record su 1 km e 1 miglio con partenza lanciata.

  • 14 febbraio 1935: Furono effettuati i primi test preliminari.
  • 15 febbraio 1935: Hans Stuck, leggendario pilota dell’epoca, portò la “Lucca Car” a una velocità di 326,975 km/h, proclamandola “l’auto da corsa più veloce del mondo”.

Record e riconoscimenti

La “Lucca Car” stabilì un totale di 26 record mondiali e 13 record internazionali di classe, consolidando il nome Auto Union tra i giganti dell’automobilismo. Nello stesso periodo, una replica quasi identica della vettura fu esposta al Salone dell’Auto di Berlino, celebrando i successi ottenuti anche dalla Type A Grand Prix nel 1934.

Un’eredità indelebile

La Auto Union “Lucca” rappresenta un momento fondamentale nella storia dell’automobilismo, non solo per i record infranti, ma anche per l’innovazione tecnica che incarnava. Questo straordinario veicolo non era solo una macchina da corsa, ma un simbolo della spinta umana verso la velocità, la perfezione e l’ingegno. Oggi, la “Lucca Car” rimane una leggenda, ricordata come una delle pietre miliari della competizione automobilistica e dell’ingegneria del XX secolo.