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Quando Boeris battè Varzi alla Malegno-Borno

Giovanni Boeris. Malegno-Borno 1974

I pronostici della vigilia vedevano Achille Marzi come il favorito indiscusso per la vittoria. Con un curriculum di successi e una reputazione consolidata, Marzi sembrava destinato a dominare ancora una volta la competizione. Tuttavia, le gare di cronoscalata sono imprevedibili.

L’8 settembre 1974, l’undicesima edizione del Trofeo Vallecamonica regalò agli appassionati di motorsport un risultato sorprendente e indimenticabile. Contro ogni pronostico, il torinese Giovanni Boeris (foto Edoardo Lazzaroni AECGVideo), allora trentacinquenne, conquistò la vittoria, sbaragliando la concorrenza e lasciando dietro di sé il favorito Achille Marzi.

I pronostici della vigilia vedevano Achille Marzi come il favorito indiscusso per la vittoria. Con un curriculum di successi e una reputazione consolidata, Marzi sembrava destinato a dominare ancora una volta la competizione. Tuttavia, le gare di cronoscalata sono imprevedibili, e l’edizione del 1974 del Trofeo Vallecamonica non fece eccezione.

Giovanni Boeris, un pilota noto per la sua determinazione e abilità, si presentò alla partenza con la sua Osella PA2-Abarth, una vettura potente e ben preparata per affrontare le sfide del percorso montano. La PA2-Abarth, con il suo motore Abarth, rappresentava una combinazione perfetta di agilità e potenza, ideale per le curve strette e i rettilinei della Malegno-Borno.

Il giorno della gara, il clima era perfetto: il cielo limpido e l’asfalto asciutto offrirono condizioni ideali per una competizione serrata. Boeris partì con una concentrazione assoluta, determinato a sfruttare ogni millimetro della strada e ogni cavallo del motore. La sua guida impeccabile e l’affiatamento con la sua Osella PA2-Abarth gli permisero di mantenere una velocità media di 122 km/h lungo il percorso.

Alla fine, il cronometro segnò un tempo straordinario: 4’13″72. Questo risultato non solo assicurò a Boeris la vittoria, ma sancì anche un’importante affermazione personale e tecnica. Il pubblico e gli addetti ai lavori rimasero stupefatti dalla performance di Boeris, che aveva dimostrato che il talento e la determinazione possono prevalere sui favori del pronostico.

La vittoria di Giovanni Boeris all’undicesima edizione del Trofeo Vallecamonica è ricordata come uno dei momenti più emozionanti nella storia della competizione. Il suo tempo di 4’13″72 alla media di 122 km/h fu un risultato eccezionale, che mise in luce non solo le sue capacità di pilota, ma anche le prestazioni della sua Osella PA2-Abarth.

Il trionfo di Boeris nel 1974 ha lasciato un’impronta indelebile nella storia delle cronoscalate italiane. La sua impresa continua a essere celebrata dagli appassionati di motorsport, ricordando a tutti che, nelle gare, nulla è scritto fino alla linea del traguardo. Giovanni Boeris ha dimostrato che con passione, abilità e un pizzico di audacia, anche i pronostici più saldi possono essere sovvertiti.