Rallye Monte-Carlo Historique, Italia sul podio
Schon-Giammarino, secondi, e Aiolfi-Merenda chiudono alle spalle dei belgi Decremer-Hugo, in testa fin dalle prime battute della gara monegasca
Alla fine i belgi Michel Decremer e Jennifer Hugo ce l’hanno fatta. In testa già alla fine della prima tappa, hanno resistito all’attacco di tutti gli avversari ed hanno portato la loro Opel Ascona 400 al successo nell’edizione 2024 del Rallye Monte-Carlo Historique che si è concluso a Port Hercule, nel Principato di Monaco, nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 febbraio.
Se l’equipaggio belga può gioire per il successo assoluto, l’Italia della regolarità può essere orgogliosa di aver piazzato due equipaggi sul podio finale. Giorgio Schon e Francesco Giammarino (Austin Mini Cooper S) chiudono al secondo posto a 70 penalità dai vincitori dopo aver provato ad avvicinare Decremer per tutta la gara. Terza posizione per Maurizio Aiolfi e Carlo Merenda, Lancia Beta Coupé: ottavi dopo la prima tappa del “Monte” hanno via via scalato la classifica chiudendo con un distacco di 130 penalità da Decremer-Hugo superando dopo una bella lotta la Volkswagen Scirocco dei russi Kashin-Kostirko (finiti con un distacco di 40 penalità dalla coppia della Scuderia del Grifone).
Bel recupero nel finale di gara per Mario Piantelli e Fabio Cambie (Porsche 911 SC) che, sempre nei primi venti assoluti, hanno offerto nelle prove finali delle belle prestazioni che li hanno issati al tredicesimo posto assoluto con solo dieci penalità di ritardo dall’undicesima piazza finale.
La terza tappa
Italia protagonista della terza tappa, quella di lunedì 5 febbraio, del Rallye Monte-Carlo Historique che vedrà la sua conclusione con la classica tappa in notturna che si chiuderà nella notte tra martedì e mercoledì. Dopo 12 speciali sulle 17 totali della gara monegasca, Giorgio Schon e Francesco Giammarino (Austin Mini Cooper S) sono ancora al secondo posto ma hanno ridotto ad 80 le penalità di ritardo nei confronti dei belgi Michel Decremer e Jennifer Hugo, sulla loro Opel Ascona 400 con i colori di Radio Monte-Carlo, che comandano la gara fin dall’inizio. Al terzo posto resistono i giovani Picoreau-Béal sulla loro bellissima Alfa GTV che hanno 160 penalità di ritardo dalla vetta ed 80 dal secondo posto di Schon.
L’equipaggio francese, però, deve stare attento al ritorno (solo 30 le penalità di vantaggio) della Lancia Beta Coupé 1800 di Maurizio Aiolfi e Carlo Merenda, autori di un’ottima tappa con vittoria nella PC12, che dall’ottava piazza solo risaliti fino ai piedi del podio assoluto. Buona gara per Mario Piantelli e Fabio Cambie che, sulla loro Porsche 911 SC occupano la sedicesima piazza assoluta.
La seconda tappa
Al termine della seconda tappa, quella di domenica 4 febbraio, in testa al Rallye Monte-Carlo Historique resistono i belgi Decremer-Hugo con la loro Opel Ascona 400. Hanno totalizzato, fino alla PC8, 390 penalità. Nelle quattro prove di giornata hanno incrementato il loro vantaggio sugli avversari ed ora comandano sugli italiani Schon-Giammarino, Austin Mini Cooper S, che viaggiano con 120 penalità di ritardo. A 170 penalità dalla vetta ci sono i giovani francesi Picoreau-Beal con un’Alfa Romeo Alfetta GTV.
Gli spagnoli Climent-Buades, secondi al termine della prima frazione con la loro BMW 323i, sono scesi in quarta posizione a 10 penalità di distanza dal podio e con altrettante di vantaggio sui connazionali Ochagavias-Macho su Porsche 911 T. Resistono in ottava posizione Aiolfi-Merenda, Lancia Beta Coupé, che accusano un ritardo di 220 penalità dalla testa della classifica parziale.
La prima tappa
Sventola la bandiera belga sulla prima giornata, quella di sabato 3 febbraio, del 26° Rallye Monte-Carlo Historique, gara di Rally Regularity, che ha vissuto le sue prime quattro prove cronometrate. Sono arrivati a Valence, a fine tappa, in testa alla gara Michel Decremer e Jennifer Hugo con la loro Opel Ascona 400 nei colori della filiale italiana con cui – oltre quarant’anni fa – gareggiavano “Tony” e Dario Cerrato.
In posizioni di eccellenza per tutto il giorno, il duo belga Decremer-Hugo si è aggiudicato la prova speciale più bella della giornata, quella che passava per il Col de l’Echarasson dove per la prima volta in questa edizione del RAMCH si è vista la neve. Ma non sulla strada, perfettamente asciutta. Tra La Cîme du Mas ed il Col Gaudissart (17,4 km), i due dell’Ascona numero 25 hanno fatto meglio di un glorioso equipaggio, quello composto da Bruno Saby e Denis Giraudet, sulla loro Ford Capri 2300 S del 1970.
L’equipaggio belga è andato al riposo con 90 penalità di vantaggio sugli spagnoli Luis Climent (Campione nazionale rally nel 1996) e Victor Buades con una BMW 323i. Terza piazza, a 100 penalità dalla vetta, per la Sunbeam Tiger dei belgi Castelein-Deplancke e per la Fiat 128 Rally dei greci Alevizopoulos-Palyvos che ne hanno dieci di vantaggio su Giorgio Schon e Francesco Giammarino (Austin Mini Cooper S) appaiati con i francesi Picoreau-Beal su Alfa Romeo GTV che sono i più giovani di questa edizione, avendo entrambi 23 anni. Ottava piazza provvisoria, con 140 penalità di ritardo, per Maurizio Aiolfi e Carlo Merenda su Lancia Beta Coupé 1800.
Nel corso della giornata si sono messi in mostra Jean-Pierre Verneuil e Jean-Marc Piret, Renault 5 Alpine, ed i fratelli elvetici Ferruccio e Carlo Nessi su Mini Cooper S. Sono già diversi gli equipaggi costretti al ritiro. Nella tappa di concentrazione, quella che li ha portati da Milano al territorio francese, hanno dovuto alzare bandiera bianca anche Maurizio Verini ed il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani.