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Randy Lanier e gli spacciatori dell’IMSA

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Un titolo IMSA vinto nel 1984 ed una condanna a 27 anni per commercio di droga. E’ la storia di Lanier, che si intreccia con quella dei fratelli Whittington, vincitori a Le Mans, e con quella di John Paul Sr, primo a Daytona e Sebring, sparito nel nulla oltre vent’anni fa

Fare il carpentiere è un lavoro duro. Anche in Florida. Ma quello era il mestiere di suo padre ed era il mestiere a cui era destinato pure lui. Una vita da passare sui tetti con la schiena curva. Era poco più che adolescente quando si rese conto che avrebbe più soldi vendendo erba da fumare agli altri operai edili che non picchiando con il martello sui chiodi.

randy lanier

Ed allora Randy Lanier, nato il 22 settembre 1954, decise di dare una svolta alla propria vita. A metà degli anni ’70 comprò una barca abbastanza grande per spostarsi dalla Florida alle Bahamas e tornare con un carico di marijuana. Anno dopo anno le barche sono diventate più grandi e i carichi sono aumentati specie dopo aver iniziato la collaborazione con Ben Kramer, Campione del mondo di off shore nel 1981. Kramer si occupava del trasporto, Lanier della distribuzione della “merce”. Si stima che siano stati, negli anni circa 325 le tonnellate di marijuana importata negli Usa.

Con il ricavato del suo commercio, poteva permettersi di coltivare il suo hobby, le corse in auto. Lanier iniziò la sua carriera nel motorsport nel 1978 a Miami Beach, dove comprò una Porsche 356 Speedster del 1957, con cui partecipò alla classe E Production del campionato regionale del sud-est della SCCA, vincendola nel 1980.

Poco dopo, incontrò i fratelli Whittington, Bill e Don, due che erano riusciti a vincere la 24 Ore di Le Mans nel 1979 con una Porsche 935 K3 assieme a Klaus Ludwig e che erano molto chiacchierati a proposito dell’origine delle loro fortune. Facevano parte di un’organizzazione a capo della quale c’era John Paul Sr. che era stato arrestato con il figlio John Paul Jr e rilasciato su cauzione nel 1979 per aver scoperto vicino alla barca su cui viveva, la Lady Royale, un camioncino con circa 700 chili di erba. Nel 1982 i due, padre e figlio, vinsero la 12 Ore di Sebring e, assieme a Rolf Stommelen, la 24 Ore di Daytona.

In quello stesso anno John Paul Sr sposò la sorella del pilota Hurley Haywood (cinque volte vincitore a Daytona e tre a Le Mans) pur essendo ancora coniugato con Chalice che qualche mese dopo sparì misteriosamente, troppo misteriosamente… In seguito ad un tentato omicidio per affari di droga John Paul Sr venne poi incarcerato (il figlio era ancora dietro le sbarre per traffico di droga) ma nel 1999 fu rilasciato sulla parola. Da allora è entrato in clandestinità e nessuno sa che fine abbia fatto.

Ma torniamo a Randy Lanier. Fece il suo debutto nella serie IMSA Camel GT nel 1981, in coppia con Dale Whittington, finendo 30°. Nel 1984 vinse il campionato IMSA Camel GT, battendo squadre ben più ricche e supportate, grazie alla sua abilità di guida e alla sua macchina, una March 83G-Chevrolet. Lanier rivelò in seguito che il suo team Blue Thunder messo su con i fratelli Whittington era finanziato dalle attività illecite di contrabbando. Multimilionario, all’epoca era anche proprietario del circuito di Road Atlanta.

Nel 1986, Randy Lanier partecipò alla sua unica 500 Miglia di Indianapolis, qualificandosi con il 10° tempo e vincendo il premio di Rookie of the Year. Nello stesso anno, corse anche nella serie CART, ottenendo come miglior risultato un sesto posto a Portland.

Il 15 ottobre 1986, convalescente in seguito ad un incidente nella Michigan 500, Lanier fu incriminato a Fort Lauderdale per aver riciclato denaro dal contrabbando di marijuana mentre il 29 gennaio 1987, in Illinois, fu incriminato per contrabbando di droga e condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionata dopo aver rifiutato una condanna a “soli” 22 anni in cambio di diventare informatore della polizia.

Nello stesso periodo il 5 gennaio dello stesso anno Don e Bill Whittington ricevettero delle condanne relativamente brevi, considerando che vennero condannati per aver contrabbandato 73 milioni di dollari di marijuana, probabilmente perché stavano cooperando con i pubblici ministeri.

Lanier ha trascorso 27 anni in prigione dedicandosi allo studio, alla meditazione e alla scrittura. Nel 2014 è stato rilasciato grazie a un accordo di collaborazione con la procura. Dopo il suo rilascio, Randy Lanier è tornato dalla sua ex moglie Pam, da cui aveva divorziato negli anni ’80 per proteggere i loro beni e con cui si è risposato. Oggi Lanier è testimonial di un’azienda di marijuana medicinale e sta pensando di tornare a correre con loro come sponsor.