Scuderia Crocodilus: storia di passione e motori
Alla fine degli anni’60 un gruppo di appassionati diede vita ad un sodalizio molto attivo nel motorsport. Adesso è rinato ed a fine aprile organizza il suo primo appuntamento.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, Valduggia, centro della bassa Valsesia in Piemonte, si trasformava ogni anno in un crocevia di motori e adrenalina grazie al passaggio del Rally 999 Minuti, una competizione che richiamava piloti e appassionati da tutta Italia e oltre. In un’epoca in cui le ricognizioni delle prove speciali non erano ancora regolamentate, seguire gli equipaggi lungo i percorsi, specialmente di notte, era un’esperienza unica e affascinante che appassionò subito la gente del posto, non solo tra i giovani.

Il Rally 999 Minuti si disputà per la prima volta nell’aprile del 1967 e vide la vittoria di Sandro Munari affiancato da Luciano Lombardini sulla Lancia Fulvia ufficiale davanti ad Arnaldo Cavallari e “Ceo” Filippi. Si disputarono altre cinque edizioni: Harry Kallstrom s’impose l’anno dopo, nel 1969 toccò a Sergio Barbasio. Nel 1970 fu la volta di Amilcare Ballestrieri mentre l’anno successivo si ripetè Munari. Cancellata l’edizione 1972, nel 1973 – l’ultima edizione – festeggiò nuovamente Ballestrieri.

Fu proprio in questo contesto che nacque l’idea di creare una scuderia locale, un gruppo coeso di piloti e organizzatori capace non solo di partecipare alle competizioni, ma anche di dare vita a eventi automobilistici. L’idea prese forma tra le mura della Locanda La Posta, il punto di ritrovo di un gruppo di amici appassionati di rally tra cui Enrico Piccio, Carlo Pastore, Piergiorgio Alfieri e Gianni Bocciolone. Da semplici spettatori e partecipanti, decisero di dare un’identità ufficiale alla loro passione, costituendo la Scuderia Crocodilus.
La nascita della Scuderia Crocodilus
La creazione di una scuderia richiedeva non solo entusiasmo e determinazione, ma anche un’attenta gestione burocratica. Il primo passo fu recarsi a Milano presso la sede della CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana) per incontrare l’ingegnere Romolo Tavoni, all’epoca uno dei massimi dirigenti dell’ente. Tavoni fornì tutte le indicazioni necessarie per il riconoscimento ufficiale della scuderia, dando un sostegno fondamentale alla nascita del progetto.

Un altro elemento imprescindibile era la costituzione di un organigramma solido. Il primo ad accogliere con entusiasmo l’iniziativa fu Gigi Rigo, seguito a ruota da Robioglio e da molti altri appassionati che resero possibile l’organizzazione e il funzionamento della scuderia.
Gli equipaggi della scuderia
Grazie all’impegno di questi pionieri, la Scuderia Crocodilus riuscì a formare numerosi equipaggi che presero parte a rally di rilievo sia nazionale che internazionale. Tra questi troviamo:
- Alfieri-Robioglio su Fiat 850 Coupé
- Rigo-Robioglio su Lancia Fulvia HF 1600
- Pastore-Piccio su Fiat 127, Fiat 124 Special e Fiat 500
- Riccardo Minoli e Gianpiero Girardi su Renault R8 Gordini
- Zappaterra-Zoppis su Ford Escort
- Cesare e Mauro Uglietti su Fiat 500
Questi e numerosi altri equipaggi portarono in alto il nome della scuderia piemontese in numerose competizioni, contribuendo alla crescita della passione per il rally nel territorio di Valduggia e oltre. Passione poi continuata negli anni grazie anche al fatto che in zona per diverse stagioni si disputarono alcune prove speciali del Rally della Lana e del Rally 111 Minuti.
L’organizzazione dei “mini rally”
Oltre alla partecipazione attiva nelle competizioni, la Scuderia Crocodilus si dedicò anche all’organizzazione di “mini rally” nella zona, tipologia di gare amatoriali che allora erano molto in voga. Uno dei principali ostacoli da superare era l’ottenimento dei permessi necessari per svolgere le gare in sicurezza e nel rispetto delle normative ma si riuscì a trovare un accordo con le questure di Vercelli e Novara per ottenere le autorizzazioni. Fu così che gli eventi organizzati dalla Scuderia Crocodilus divennero un appuntamento fisso per gli appassionati locali e un trampolino di lancio per molti giovani piloti.
La collaborazione con la Biella Corse
L’influenza della Scuderia Crocodilus non si limitò a Valduggia: negli anni, l’esperienza maturata nel mondo del rally suscitò l’interesse di altre realtà automobilistiche. In particolare, il biellese Roberto Bologna (che negli anni a seguire, dopo aver appeso il casco al chiodo, collaborerà con Meme Gubernati all’organizzazione del Rally della Lana), interessato con altri appassionati alla nascita di una nuova scuderia, si rivolse ai fondatori della Crocodilus per ricevere consigli e supporto.
Da questa collaborazione nacque un sodalizio temporaneo tra Valduggia e Biella, con lo scopo di strutturare un team organizzativo efficiente. Il progetto portò alla fondazione ufficiale della Biella Corse nel 1972, che proseguì poi autonomamente il proprio cammino nel mondo del motorsport.
Un’eredità che vive ancora oggi
La Scuderia Crocodilus è stata un esempio di come la passione per i motori possa trasformarsi in un movimento strutturato e vincente. Non solo ha dato la possibilità a tanti piloti di competere in gare prestigiose, ma ha anche contribuito allo sviluppo del rally nella zona di Valduggia, lasciando un’impronta indelebile nella storia del motorsport italiano.
Oggi, a oltre cinquant’anni dalla sua fondazione, un gruppo di appassionati di Valduggia ha deciso di riportare in vita la Scuderia Crocodilus Questi mesi sono stati dedicati alla ricerca di testimonianze e “reperti” originali della scuderia ed all’organizzazione di un evento che si terrà a fine aprile, il 1° Revival delle Betulle che la scuderia organizza in collaborazione con il Comitato Carnevale Valduggese.
Si tratta di un raduno, in programma per la giornata di domenica 27 aprile, aperto alle vetture (ne saranno ammesse al massimo 70) costruite fino al 2000 ed in regola con il Codice della Strada che affronteranno un percorso di circa 65 chilometri che ripercorre i passaggi fondamentali del Rally 999 Minuti. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 aprile.
Il programma di massima prevede per le 8,30 il raduno a Valduggia, un’ora dopo il briefing ed alle 9,45 la partenza della prima vettura per il giro turistico la cui conclusione è prevista un paio d’ore dopo. Alle 13 il pranzo e conclusione con la consegna di un ricordo ai partecipanti. A rendere più appassionante la giornata l’esposizione, presso i giardini pubblici, di auto da corsa e la proiezione, durante il pranzo, di immagini e filmati dell’epoca. Per maggiori informazioni si può visitare la pagina FB della Scuderia Crocodilus oppure scrivere all’indirizzo mail scuderiacrocodilus@libero.it