Volvo: il fascino discreto della 262C
Nel 1977 la casa svedese presentò la sua coupé realizzata in collaborazione con la Carrozzeria Bertone. La vettura ebbe un grande successo, specialmente negli Stati Uniti.
Lanciata al Salone dell’Auto di Ginevra nel marzo del 1977, la Volvo 262C (dove la “C” stava per Coupé) è una delle vetture più iconiche della casa automobilistica svedese. Questa coupé di lusso a due porte rivoluzionò la percezione del marchio Volvo, fino ad allora conosciuto per la produzione di auto sicure e affidabili ma dallo stile sobrio e austero. Con un design distintivo e interni di pregio, la 262C rappresentava una svolta che affascinò il pubblico mondiale, specialmente negli Stati Uniti, e ottenne un successo di vendite superiore alle aspettative.

La 262C fu parte della serie 260, una gamma che Volvo introdusse nel 1974 con la berlina 264. Equipaggiata con motore a sei cilindri e successivamente arricchita con la station wagon 265, la serie 260 mirava a portare il marchio Volvo in un segmento più esclusivo. La vera rivoluzione avvenne, però, con l’arrivo della 262C, una coupé che si distaccava nettamente dalla tradizionale sobrietà di Volvo grazie al suo design audace.

La Volvo 262C era immediatamente riconoscibile per il tetto ribassato di 60 mm rispetto agli altri modelli della serie 200, conferendole una linea più slanciata. Il designer Jan Wilsgaard, responsabile del design di Volvo, scelse una linea semplice ma elegante, caratterizzata da montanti “A” fortemente inclinati e da un tetto rivestito in vinile, una finitura di pregio che veniva realizzata presso la Carrozzeria Bertone a Torino. Sul largo montante “C” della vettura era riportato il simbolo delle tre coroncine, un omaggio araldico alla Svezia.

L’abitacolo della 262C era un capolavoro di artigianato e lusso, inusuale per un’auto Volvo dell’epoca. Gli interni erano rivestiti in pelle pregiata che avvolgeva i sedili, i poggiatesta, i pannelli delle portiere e persino le maniglie curve. La plancia e il cruscotto erano decorati con finiture in legno, mentre l’attenzione al dettaglio e ai materiali usati contribuiva a creare un’atmosfera esclusiva e raffinata.

Sotto il cofano, la Volvo 262C montava un motore V6 da 2.7 litri con 141 CV, frutto della collaborazione tra Peugeot, Renault e Volvo (PRV). Realizzato in alluminio per contenere il peso, questo motore rappresentava una novità assoluta per Volvo. La potenza del motore V6, abbinata a un cambio automatico o manuale a quattro rapporti, rendeva la 262C performante, con una guida confortevole e adatta ai lunghi viaggi.
Per una vettura di nicchia come la 262C, la produzione richiedeva un processo unico. Invece di essere assemblata in Svezia, la vettura veniva realizzata a Torino, presso la Carrozzeria Bertone. Volvo inviava i kit di montaggio a Torino, dove le scocche venivano modificate, verniciate e assemblate. Questo legame con l’Italia conferiva alla 262C un tocco di esclusività, testimoniato anche dal piccolo stemma Bertone applicato sul bordo inferiore del parabrezza.
Nei primi anni, la Volvo 262C era disponibile in una sola combinazione di colori: argento metallizzato con tetto in vinile nero. Nel 1979, Volvo introdusse altre opzioni, come il colore oro metallizzato senza tetto in vinile, mentre nel 1980 la gamma si ampliò ulteriormente con nuovi colori e un restyling della parte posteriore. Gli ultimi esemplari del 1981, che segnarono la fine della produzione della 262C, si distinguevano per paraurti più snelli e nuove luci anteriori. Inoltre, il motore B27E venne sostituito dal B28E, con cilindrata aumentata e una potenza di 155 CV.
La 262C doveva essere prodotta in soli 800 esemplari all’anno, ma la domanda fu tale da superare costantemente il doppio di tale cifra. Dal 1977 al 1981, furono prodotti 6.622 esemplari, venduti principalmente negli Stati Uniti, dove la vettura era conosciuta come Volvo Coupé. Gli ultimi modelli divennero immediatamente oggetti da collezione, grazie al loro design unico e all’esclusività che rappresentavano.
Nel 1985, Volvo presentò il successore della 262C, la Volvo 780, continuando la collaborazione con Bertone, che per la 780 non solo si occupò dell’assemblaggio, ma anche del design completo della vettura. La 780 aveva uno stile più moderno, ma manteneva intatto il carattere distintivo della 262C, confermando l’aspirazione di Volvo a competere nel segmento delle coupé di lusso.
La Volvo 262C è stata un’auto rivoluzionaria che ha segnato una svolta nel percorso del brand svedese, portando Volvo in una nuova era di lusso ed esclusività. Il suo design audace, gli interni lussuosi e la collaborazione con Bertone hanno reso questa vettura un’icona intramontabile che ancora oggi è oggetto di ammirazione e di collezionismo. La 262C non è solo un’auto storica, ma anche un simbolo del cambiamento e della capacità di Volvo di innovare, mantenendo intatti i valori fondamentali di qualità e sicurezza.