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I campionati 2025 e i regolamenti che non ci sono ancora

A fine gennaio la Commissione Auto Storiche di Aci Sport non ha ancora reso noti i regolamenti per rally, salite e pista. Perchè? I praticanti hanno diritto a conoscere per tempo le normative.

Provate ad immaginare, parlando di calcio, una squadra che il giorno prima di iniziare il campionato non sa ancora come verranno assegnati i punteggi, quali tacchetti possono essere usati, quali le dimensioni del campo, quali gli obblighi a cui sottostare prima durante e dopo le partite…

Ok, abbiamo esagerato. Ma è la situazione in cui sta annegando il mondo italiano del motorsport delle vetture storiche in questo inizio di stagione. Tranne – fortunati i partecipanti – la specialità della regolarità.

Facciamo un riassunto degli ultimi mesi in modo tale da avere chiara la situazione ad oggi, fine gennaio, quando ormai mancano pochissimi giorni al via dei campionati: a metà febbraio si corre sulla terra del Rally Valle del Tevere.

Il 22 ottobre 2024 il Consiglio Mondiale della FIA decide che il motorismo storico si aprirà alle vetture omologate fino al 2000, un deciso passo in avanti dato che finora il limite temporale era quello del 1990. Ovviamente tra appassionati e praticanti la curiosità e l’interesse sono notevoli.

Il 17 dicembre la Giunta Sportiva di Aci annuncia le modalità con cui in Italia verrà applicata la nuova norma. In estrema sintesi: le auto fino al 1992 sono da considerarsi storiche, per quelle dal 1993 al 2000 conta il serbatoio. Se è quello di sicurezza l’auto deve correre tra le moderne, se è quello di serie passa nel nuovo Gruppo Classiche che è una sorta di “cuscinetto” tra le storiche e le moderne.

Ovviamente delusione e sconcerto tra i praticanti: quasi impossibile vedere, per fare un esempio, una Subaru Impreza Gruppo A o una Toyota Corolla WRC con il serbatoio di serie. Ma da sempre chi corre è abituato a far buon viso a cattivo gioco ed a farsi andare bene ogni decisione della politica sportiva.

Il 31 dicembre l’articolo 7 del decreto Emergenze del Governo annulla l’elezione, avvenuta ad ottobre, di Angelo Sticchi Damiani a presidente di Aci. Sarebbe la quarta volta per l’ingegnere leccese. Ritiene – il Governo – che non si possa andare oltre i tre mandati per gli enti pubblici a natura sportiva, norma che colpisce anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. Nel decreto, quindi, si chiede a questi enti di indire nuove elezioni entro 45 giorni, pena la nomina di un commissario straordinario. Periodo che scade a metà febbraio. Di fatto l’attività complessiva dell’ente – senza più un presidente in carica – è paralizzata in attesa di nuove elezioni o di un commissario.

Il motorsport relativo alle auto moderne ed alla regolarità per auto storiche aveva provveduto entro dicembre (quindi entro la pubblicazione del Decreto) a stabilire le norme per questa stagione 2025. Alla fine del 2024 la Commissione Auto Storiche presieduta da Paolo Cantarella non aveva ancora emanato, invece, le norme relative a rally, cronoscalate e gare in circuito con auto omologate entro il 2000. E non lo ha ancora fatto fino al momento in cui stiamo scrivendo, mattinata del 29 gennaio, portando come giustificazione il fatto che l’attività di Aci nel suo complesso è bloccata per “l’affaire Sticchi Damiani”.

Ci limitiamo, sommessamente, a fare due considerazioni:

  • Perchè le altre commissioni sono riuscite (immaginiamo che non sia un’impresa titanica) a formulare i regolamenti 2025 entro dicembre dello scorso anno e la Commissione Auto Storiche no?
  • Perchè ad oggi, 29 gennaio, troviamo sul sito di Aci Sport i regolamenti 2025 della regolarità moderna pubblicati il 21 gennaio e quelli dei Formula Challenge pubblicati il giorno prima e non ci sono i regolamenti delle gare storiche?

Non vorremmo che da una parte ci sia una certa… rilassatezza nell’attività della Commissione Auto Storiche e non vorremmo, dall’altra, che si cerchi di ostacolare (se ricordate bene nei mesi scorsi si parlava del loro ingresso nelle gare italiane solamente a partire dalla stagione 2026) l’arrivo nel mondo delle storiche delle cosiddette Classiche.

Ci auguriamo, ovviamente, di sbagliarci ma soprattutto ci auguriamo, e lo diciamo ad alta voce, che si esca da questo impasse – che ci pare più di facciata che sostanziale – e che si pubblichino i regolamenti in modo che gli appassionati che spendono i loro soldi e il loro tempo, possano finalmente prepararsi per la nuova stagione.

Non c’è più tempo da perdere, è anche – se non soprattutto – una questione di rispetto per i praticanti e per tutti coloro che gravitano attorno al mondo del motorismo storico.