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La leggenda della Peugeot Darl’mat

Eleganza e sportività, capolavori a quattro ruote. Queste sono le fuoriserie volute a metà degli anni ’30 da un meccanico bretone

Una vettura che ha attraversato i decenni mantenendo inalterato il suo fascino. Un’auto che è ancora oggi un simbolo di designe ed un esempio di eleganza. Questa è la Peugeot Darl’mat, capace di vincere a Le Mans e di distinguersi nella vita di tutti i giorni.

L’origine del nome Darl’mat

“Tieniti forte” in bretone: è questo il significato di Darl’mat, cognome di Émile, un meccanico nato nel 1892, che nel 1921 divenne proprietario di un garage a Parigi, in Rue de l’Université. Due anni dopo, il suo garage ottenne lo status di concessionario ufficiale Peugeot. Émile ottenne un grande successo grazie alla sua visione moderna del business: sapeva che per attrarre e fidelizzare i clienti era necessario sorprenderli con qualcosa di nuovo ed esclusivo.

Fu così che decise di realizzare delle fuoriserie uniche nello stile e con prestazioni sportive, capaci di far girare la testa ai passanti e, allo stesso tempo, di competere nelle più grandi gare di durata dell’epoca, come la celebre 24 Ore di Le Mans, alla quale assistette per la prima volta nel 1934.

Veloce e bellissima

Colpito dalla competizione, al suo ritorno a Parigi, Émile decise di costruire un’auto da iscrivere a quella che già allora era una delle gare più affascinanti del mondo. Come base scelse la Peugeot 302, presentata alla fine del 1936, sulla quale adattò un disegno del designer Georges Paulin. Per la realizzazione della carrozzeria si affidò all’abile carrozziere Marcel Pourtout. Il risultato fu la prima Peugeot Darl’mat “Spécial Sport”, nota anche come 302 DS.

Nonostante fosse pensata per le competizioni, la Darl’mat si distinse per la sua eleganza e per un design aerodinamico, arricchito dalle curve flamboyant tipiche dell’Art Déco e dei carrozzieri francesi degli anni ‘30. Elementi distintivi erano gli sfoghi d’aria del motore decorati con dischi in alluminio lucido a diametro crescente e la modanatura a freccia cromata, che esaltava la sensazione di velocità e dinamismo. Perfetta persino per un concorso d’eleganza, grazie alle sue forme sinuose e al portatarga posteriore a forma di cuore, la Darl’mat rimaneva pur sempre una vettura da corsa.

L’esordio alla 24 Ore di Le Mans

Nel giugno del 1937 Peugeot schierò tre Darl’mat alla 24 Ore di Le Mans, realizzate su telaio e motore della berlina 302, ma opportunamente elaborati per la gara. La potenza del motore aumentò dai 55 CV di serie a 73 CV, consentendo alla vettura di raggiungere i 170 km/h sul rettilineo di Hunaudières.

Tutte e tre le auto terminarono la corsa con risultati eccellenti:

  • La vettura n. 26, pilotata da Jean Pujol e Marcel Contet, si classificò seconda nella categoria 2 litri e settima assoluta;
  • La n. 25, con Charles de Cortanze e Maurice Serre, fu terza nella categoria 2 litri e ottava assoluta;
  • La n. 27, guidata da Daniel Porthault e Louis Rigal, ottenne il quinto posto nella categoria 2 litri e il decimo nella classifica generale.

Con meccanica 402 vince a Le Mans

Il successo della Darl’mat portò, nell’ottobre del 1937, alla produzione della 402 DS, basata sulla Peugeot 402 Légère, una berlina compatta e sportiva che combinava la parte anteriore della 402 B con l’abitacolo della più piccola 202.

Evoluzione della 302 Darl’mat, la nuova 402 DS manteneva il telaio a passo corto (2,88 metri) ma adottava un nuovo motore: l’unità TH da 1991 cm³ della 402, la cui potenza aumentava da 70 a 85 CV. Anche questa versione vantava una carrozzeria firmata da Marcel Pourtout. Furono proprio tre 402 Darl’mat le vetture schierate a Le Mans nel 1938. La vettura n. 24, guidata da Charles de Cortanze e Marcel Contet, conquistò la vittoria nella categoria 2 litri e si classificò quinta assoluta.

Il grande successo mediatico di questa affermazione sportiva diede un forte impulso alle vendite, portando a un totale di 104 esemplari di Darl’mat prodotti tra la fine del 1936 e il 1938. Di questi, 54 erano tra 302 DS e 402 DS, a cui si aggiunsero altri 50 esemplari di 402 equipaggiati con un innovativo cambio elettromagnetico.

Un’icona senza tempo

La Peugeot Darl’mat rimane una delle auto più affascinanti e ambiziose degli anni ‘30, un perfetto equilibrio tra eleganza e sportività, tecnologia e design. Oggi, le poche Darl’mat sopravvissute sono considerate autentici capolavori della storia dell’automobilismo e vengono ammirate nei più prestigiosi concorsi d’eleganza e collezioni di auto d’epoca.