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CIRAS: Matteo Luise, tra passato e presente

Parte da Adria il racconto di questa storia “made in Veneto”, dal trascorso in Grifone fino al presente nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche.

La zona è quella dei grandi campioni, quella stessa terra che negli anni lanciò grandi protagonisti del mondo delle corse. Tra questi Arnaldo Cavallari e Sandro Munari, che partiti dal Polesine, si sono contraddistinti per le loro imprese nei rally, iniziando una lunga tradizione nel motorsport, che ancora oggi vede il Veneto come una delle regioni a maggiore trazione rallystica.

Ed è proprio da Adria che è iniziato il percorso di Matteo Luise quando, appena raggiunta la maggiore età, ha iniziato ad affrontare i primi chilometri nelle corse, proprio nella kermesse di casa, il Rally di Adria e del Polesine. Era il 1989, anno nel quale riuscì a partecipare altresì al Rally di Bibione, facendosi notare fin da subito alla guida di una Peugeot 205 Rallye. Tutto questo fino a quando all’orizzonte si affacciò la possibilità di acquistare una Fiat Ritmo, che utilizzerà nelle stagioni successive, targate 1990 e 1991.

Ma il vero sogno del giovane pilota era quello di avvicinare il professionismo e di qui arrivò la decisione di prendere parte ad un Trofeo Monomarca, che in quegli anni prendeva forma grazie alle Fiat Cinquecento. Momenti che Matteo Luise ricorda così: “Ho iniziato il percorso nel Trofeo monomarca Cinquecento nel 1993, per poi vincerlo due anni più tardi davanti a personaggi di spicco del rallysmo nazionale. Ricordo le lotte serrate con Francesco Pozzi, Giandomenico Basso, Gigi Galli e molti altri ancora. Nutro qualche rammarico per aver mancato i due successi nelle finali europee, soprattutto in quella di Melfi, persa a qualche curva dal termine”. Di lì, la chiamata del Team Grifone, ed il sogno di diventare ufficiale alla guida della Toyota Celica nel Campionato Italiano. Siamo agli inizi del 1996, come lui stesso ci racconta: “È stata un’esperienza particolare, purtroppo ai tempi non avevo grandi possibilità e budget per fare chilometri di test come succede oggi; dunque, da una gara all’altra bisognava improvvisare, soprattutto non era semplice confrontarsi con piloti del calibro di Cunico, Dallavilla, Longhi e tutti gli altri. Ci siamo tolti qualche soddisfazione, anche se guardando indietro ho qualche rammarico, pensando a se si potesse fare qualcosa di più”. Un sogno coltivato negli anni del Campionato 2 Litri, attraverso il 1998 e 1999, alla guida della Ford Escort prima e Renault Mégane Maxi poi.

Successivamente il lungo stop, di oltre dieci anni, prima del ritorno con un orientamento particolare verso i rally storici. Un passaggio che Luise ci racconta così: “Abbiamo acquistato per scherzo una Fiat Ritmo, dopo una decisione che ho preso con mio fratello. Non seguivo molto i rally storici, ma la cosa mi è piaciuta e passo dopo passo abbiamo iniziato a cavalcare questo percorso. L’obiettivo era quello di far vedere che anche con una vettura di questo genere, prestazionalmente inferiore alle Porsche o di quel calibro, si poteva dire la propria. Gli inizi non sono stati semplici, con diverse problematiche da risolvere, poi fortunatamente abbiamo iniziato ad ottenere i primi risultati”.

Una dimensione che ha portato il portacolori del Team Bassano, navigato dalla moglie Melissa Ferro, a percorrere con sempre più costanza il percorso nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche, raggiungendo prima qualche successo di raggruppamento, fino a puntare a piazzamenti di prim’ordine nella classifica assoluta: “Nel 2023 abbiamo vinto il titolo nazionale di quarto raggruppamento ed agguantato la terza posizione assoluta nel CIRAS; un grande risultato se prendiamo in considerazione il livello e le vetture che vi partecipano al suo interno. È stato il coronamento di un percorso iniziato alcuni anni or sono e che ha trovato finalmente i suoi frutti. Da annotare anche il successo assoluto sulle strade del Rally Costa Smeralda nel 2019, un risultato insperato, seguito da alcuni altri piazzamenti sul podio, come successo alla Targa Florio. Poi una menzione particolare vorrei farla al Team Bassano, sempre al nostro fianco. Con loro stiamo preparando la trasferta al Lahti Historic Rally, in Finlandia. Non vedo l’ora di gareggiare tra poche settimane sulla terra, ho lasciato il cuore su quelle strade”.