Formula 1: dieci anni senza Jack Brabham
Nel 2014 se ne andava il campione australiano, capace di essere vincente sia come pilota che come costruttore.
Dieci anni fa ci lasciava Jack Brabham, campione che ha lasciato il segno in Formula e, più in generale, nel motorsport. Nato il 2 aprile 1926 a Hurtsville, nei pressi di Sydney, Jack Brabham è diventato una figura iconica nel mondo dell’automobilismo, non solo per il suo talento in pista ma anche per il suo indomabile spirito australiano. Un uomo che ha incarnato la tenacia e la resistenza, Brabham ha lasciato un’eredità duratura nel motorsport globale. La sua storia è quella di un figlio della sua terra, duro e silenzioso, ma anche leale e affidabile, che ha combattuto contro avversari temibili e contro una malattia a lungo termine.

Brabham ha corse in Formula 1 dal 1955 al 1970, un periodo in cui ha visto trasformarsi il mondo della corsa. La sua carriera lo ha visto passare dall’era dei piloti-eroi, come Juan Manuel Fangio e Stirling Moss, all’epoca moderna dei campioni come Jackie Stewart e Graham Hill. Pur non essendo il pilota più talentuoso della sua generazione, Brabham si è guadagnato il rispetto di tutti grazie alla sua tenacia e determinazione. Era un lottatore che non si arrendeva mai, avvicinandosi a ogni gara con la ferma convinzione di poter superare anche i più grandi.

La carriera di Brabham iniziò nel contesto modesto di un’officina di riparazione negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, periodo in cui ha servito come meccanico nella Royal Australian Air Force. La sua esposizione al mondo delle corse è avvenuta grazie all’amicizia con Ron Tauranac, che più tardi sarebbe diventato un partner fondamentale sia in pista che nel business. Brabham ha brillato nelle competizioni automobilistiche australiane e neozelandesi, mostrando il suo potenziale come pilota.

Il debutto in Formula 1 arrivò nel 1955 con una Cooper, ma il suo primo anno fu deludente. Tuttavia, con perseveranza e dedizione, Brabham colse successi significativi, culminando nel suo primo titolo mondiale nel 1959. Questo è stato un momento storico, non solo perché Brabham si è affermato come campione, ma anche perché ha contribuito a ridefinire il ruolo del pilota e del costruttore. La sua vittoria del secondo titolo nel 1960 e del terzo nel 1966, questa volta al volante di un’auto che portava il suo nome, ha rafforzato la sua reputazione come uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Brabham non è solo un nome legato a vittorie; è stato un innovatore. Con la sua scuderia Brabham, ha cambiato il volto della Formula 1, costruendo auto solide e affidabili che hanno attratto piloti di talento.
Dopo la sua ultima gara nel 1970, Brabham si ritirò dal mondo delle corse e tornò in Australia, dove si dedicò alla sua famiglia e a varie altre attività imprenditoriali. I suoi figli, Geoff e David, hanno seguito le orme del padre nel mondo delle corse, raggiungendo successi in altre categorie. Brabham ha vissuto gli anni successivi con passione, trasmettendo il suo amore per il motorsport anche alle nuove generazioni.