Il Rally Costa Smeralda Storico guarda all’Europa
Sotto il sole della Gallura, tra mito e futuro, l’8ª edizione della gara si presenta con un percorso tosto e l’ambizione di entrare nell’élite continentale.
Un caldo sole primaverile accende e riscalda Porto Cervo, mentre l’Hotel Cervo diventa palcoscenico di emozioni, ambizioni e ricordi indimenticabili. Qui, tra il profumo del mare e l’eleganza intramontabile della Costa Smeralda, è stata presentata ufficialmente l’8ª edizione del Rally Internazionale Storico Costa Smeralda, gara che anno dopo anno sta crescendo e affermandosi nel panorama nazionale dei rally storici.
La gara sarà valida come seconda tappa del Campionato Italiano Rally Autostoriche (coeff. 1.5), del TRZ 3ª Zona (coeff. 1.5), del Campionato Italiano Rally Auto Classiche, del Campionato ACI Sport Sardegna e del Trofeo A112 Abarth. Ma questa edizione ha un obiettivo ancora più alto: puntare al palcoscenico europeo.
A spiegare il percorso è stato Edoardo Di Lauro, che ha illustrato con orgoglio i 142 chilometri cronometrati su cui si sfideranno i protagonisti: “Abbiamo scelto un chilometraggio importante: il minimo per entrare nell’ERC è 130 km, il massimo per il CIRAS è 150. Noi ci siamo collocati nel mezzo, perché guardiamo avanti. Sarà una gara vera, selettiva, dove il ruolo del navigatore sarà di fondamentale importanza“.
Venerdì, dopo la partenza cerimoniale da Porto Cervo, gli equipaggi affronteranno tre prove speciali (da ripetere due volte) che mescolano storia, tradizione e novità. Aratena, è al debutto nella versione storica ma ha un passato molto importante, si snoda tra quattro comuni e promette sicuramente scintille con la sua natura stretta e guidata. Poi la Monti, fluida e veloce, sulla larga SS389.
Infine la Alà dei Sardi, un ibrido affascinante: primi chilometri larghi e veloci, finale stretto e tecnico, perfetto per esaltare le doti di guida dei piloti. Olbia sarà fulcro logistico con parco assistenza e riordini, tra cui l’innovativo riordino flexi, che offrirà agli equipaggi un momento di respiro, il primo di un venerdì che si annuncia durissimo, tra aperitivi in centro conviviali prima del rientro in Costa.
Sabato sarà una piccola maratona: partenza alle 7:20, colazione offerta ad Arzachena in occasione del controllo timbro, in stile Dakar e poi battaglia vera tra Tempio (nuovo cuore del rally) e Aglientu. Tre le prove speciali da ripetersi due volte, Lo Colbu, Aglientu e la Luogosanto, che regalerà uno dei tratti più iconici e particolari dell’intera gara: 1,4 km su sterrato che saranno sicuramente tra i più spettacolari e fotografati. L’arrivo, previsto attorno alle 16 a Porto Cervo, promette di essere una festa.
Ma oltre al rombo dei motori, a parlare è la passione. E quella di Giulio Pes di San Vittorio, presidente AC Sassari e anima dell’organizzazione, è autentica: “Anno dopo anno la gara è cresciuta, e ora vogliamo il salto di qualità. Posso annunciare con emozione che sarà presente un osservatore FIA: il nostro sogno è l’ERC storico. Sarebbe un traguardo straordinario per la Sardegna.”
E i grandi nomi non mancheranno. Da Dario Cerrato, più volte vincitore e protagonista assoluto, a Maurizio Verini, trionfatore della prima edizione nel lontano 1978 e tanti altri. Pes rilancia anche un desiderio dal sapore poetico: “Vorrei riportare la premiazione nella piazzetta di Porto Cervo, la domenica mattina, come accadeva un tempo quando a premiare era l’Aga Khan in persona. Non sarà facile, ma ci proveremo con tutto il cuore.”
A sostegno della gara anche la Regione Sardegna, rappresentata dal vicepresidente con delega al bilancio Giuseppe Meloni, che ha ribadito l’impegno della Giunta nel promuovere eventi sportivi di respiro internazionale, dal WRC al Costa Smeralda Storico passando per tutte le restanti manifestazioni motoristiche, riconoscendone il potenziale turistico, culturale e economico. Lo stesso entusiasmo è condiviso dai comuni coinvolti, pronti a vivere un fine settimana di emozioni e visibilità internazionale.
A chiudere la conferenza, un’icona del rally mondiale: Miki Biasion. Campione dentro e fuori dall’abitacolo, ha regalato al pubblico un tuffo nella memoria: “Ricordo l’edizione 1983 come se fosse ieri. Persi la leadership per una foratura, poi recuperai tutto nelle prove di Berchideddu corse sotto un temporale e vinsi. Lancia piazzò sei 037 nei primi sei posti. Il podio, le coppe, la folla festante in piazzetta e l’Aga Khan a premiare: momenti indelebili.”
Quest’anno Biasion non potrà essere presente, impegnato al Rally Regione Piemonte per il debutto della nuova Lancia Ypsilon Rally4, ma il suo cuore resta in Costa: “Amo la Sardegna, amo questa gara. Il Costa Smeralda è un mito, e continua a esserlo.”