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Marco Gandino, dai fuoristrada alla regolarità


Il ligure, pluricampione della Media, oggi è tra i protagonisti della Regolarità 50. Le prime esperienze negli anni ’80 con i fuoristrada


Un trascorso nel mondo dei fuoristrada, dal lontano 1984 quando il genovese Marco Gandino muoveva i suoi primi passi nel motorsport. Un percorso che è poi proseguito negli anni successivi, con i primi successi targati 1986 e 1987, sia nelle vesti di pilota che in quelle da navigatore, nel Campionato Italiano Velocità Fuoristrada. Poi un lungo stop, di quasi vent’anni, fino al rientro in gara nella regolarità autostoriche alla “Winther marathon” di Madonna di Campiglio nel 2004. Di lì alcuni anni tra le file della regolarità classica, fino a quando al Rally di Monte-Carlo 2017 decise per il tanto atteso cambiamento ed il passaggio alla regolarità a media. Marco Gandino e Danilo Scarcella si apprestavano dunque ad iniziare la carriera tra le file della “media”, regalandosi fin da subito qualche soddisfazione, come successo nel 2018 nel neonato CIRM (Campionato Italiano Regolarità a Media), vincendo il Rally di Sanremo e conquistando un secondo posto al Rally Targa Florio, risultati che permisero loro di concludere al terzo posto il campionato e vincere il proprio raggruppamento.

Poi, con il passare degli anni ed un feeling via via crescente nel mondo della regolarità, iniziano ad arrivare anche i primi risultati, come ci racconta il pilota genovese: “Nel 2021 è arrivato il tanto atteso successo assoluto nel Campionato Italiano Regolarità a Media, alla guida della Fiat Ritmo Abarth 130 TC, in coppia con Carlo Merenda. Successo che abbiamo ripetuto anche lo scorso anno, al quale si sono aggiunte partecipazioni di caratura europea, come quella avvenuta in Costa Brava, nonostante qualche problema meccanico ci abbia rallentato”.

Tuttavia, il percorso agonistico del portacolori della Scudera del Grifone continua anche all’interno del 2024, dove provvisoriamente si trova in testa alla classifica della “neonata” Regolarità 50, coltivando il sogno di partecipare ad altre gare dalla grande storicità: “Quest’anno abbiamo iniziato bene, questa volta alla guida della A112, ritrovandoci in testa alla classifica quando mancano alcuni appuntamenti alla fine del campionato. Parallelamente, abbiamo in programma il Tour De Corse Historique, sarà la prima volta per noi in una gara così importante. Sono emozionato, sarà sicuramente una bella avventura”.

Una battuta conclusiva che richiama l’argomento regolarità, visti i cambi regolamentari che oggi hanno diviso la media in Regolarità 50 e 60, rimpiazzando quella disciplina storicamente chiamata “Regolarità Sport”. Un mondo parallelo a quello dei rally, che permette di parteciparvi con cifre sensibilmente ridotte, concedendo la possibilità a tante persone di avvicinarsi al settore: “Sicuramente le sensazioni alla guida tra i rally e la regolarità sono diverse. Sono specialità molto differenti, con una preparazione diversa, entrambe molto avvincenti. Anche nella regolarità è molto importante avere una buona vettura dal punto di vista prestazionale, specialmente nei tratti in cui è difficile mantenere la media, nonostante rispetto ai rally sia meno vincolante. È sicuramente una buona base anche per chi vuole iniziare nel mondo del motorsport, avvicinandosi ad un mondo meno impegnativo a livello economico ma che può dare numerosi spunti ed insegnamenti, anche nell’eventualità di un futuro più agonistico”.