,

Mercedes 230 SL “Pagoda”: fascino senza tempo

Presentata oltre sessant’anni fa è ancora attuale ed è una vera e propria icona di stile, capace anche di mettersi in mostra nelle competizioni.

Cosa c’è di più insolito che dare a un’auto il nome di un tempio? La Mercedes-Benz 230 SL della serie W 113 è stata soprannominata “Pagoda” per il design unico del suo hardtop, leggermente curvato verso l’interno, che richiama le linee dei tetti dei templi asiatici. Questo soprannome nacque in Italia, come ricordava l’ex capo designer Bruno Sacco.

Un’icona di stile

Il celebre design del tetto è opera di Paul Bracq, il primo designer del “Reparto Principale per lo Sviluppo delle Carrozzerie” nello stabilimento di Sindelfingen dal 1957. Il tetto a pagoda non è solo una scelta estetica: il suo design leggero e funzionale ha dato un’immagine distintiva alla SL, conferendole una eleganza espressiva e senza tempo. Bracq ha descritto il progetto della W 113 come “perfetto” anche decenni dopo la sua creazione.

Stabilità e innovazione

La forma concava del tetto, però, ha anche un aspetto tecnico: il progetto è stato influenzato da Béla Barényi, esperto di sicurezza e forza strutturale, il quale ha evidenziato che un tetto curvato verso il basso è più stabile rispetto a uno bombato. Tuttavia, per un’auto sportiva come la W 113, questa soluzione ha un uso pratico limitato, poiché l’hardtop è raramente utilizzato per trasportare carichi con un portapacchi.

L’innovazione non si ferma al tetto. La W 113 è dotata della rivoluzionaria carrozzeria con zone di deformazione controllata, ideata da Barényi. Introdotta per la prima volta nella serie W 111 del 1959, questa tecnologia rappresenta un pilastro della sicurezza automobilistica e viene integrata anche nella SL del 1963.

Una leggenda che prende il volo

La Mercedes-Benz 230 SL debutta al Salone dell’Automobile di Ginevra, dal 14 al 24 marzo 1963. Con il suo motore a sei cilindri da 2,3 litri e 150 CV, prende il posto di due modelli leggendari: la 190 SL (W 121) e la 300 SL Roadster (W 198). La nuova SL è un compromesso perfetto: né un roadster spartano né un’elegante sportiva da boulevard, ma una due posti confortevole e sportiva con un’alta sicurezza di guida.

Evoluzione del modello

La serie W 113 ha subito miglioramenti costanti. Nel 1967 arriva la 250 SL, sempre da 150 CV ma con maggiore coppia grazie a un motore da 2,5 litri. Meno di un anno dopo, viene sostituita dalla 280 SL, con un motore da 2,8 litri e 170 CV, che offre prestazioni ancora superiori.

Un’auto da rally

La “Pagoda” non è solo eleganza, ma anche prestazioni. Il leggendario trionfo di Eugen Böhringer e Klaus Kaiser nel rally di lunga distanza Spa-Sofia-Liegi del 1963 (oltre 5.500 chilometri) con una 230 SL ha dimostrato le capacità sportive del modello. Böhringer definì la SL una “danzatrice”, per la sua agilità superiore rispetto alle berline con passo più lungo.

Un classico intramontabile

La produzione della 280 SL termina nel marzo 1971, sostituita dalla nuova serie R 107. In otto anni, sono stati prodotti 48.912 esemplari della W 113, oggi tra le auto classiche più amate del marchio. La loro combinazione di sportività, praticità quotidiana, comfort ed eleganza le rende intramontabili. Con il suo design senza tempo e le sue innovazioni, la Mercedes-Benz 230 SL “Pagoda” non è solo un’auto, ma un pezzo di storia che continua a ispirare.