Jean Claude Andruet: classe e fantasia
Ha vinto il Rallye Monte Carlo 1973, la prima gara del Campionato del Mondo ma ha fatto sognare gli appassionati con la Ferrari 308 GTB. E l’ex judoka ha saputo farsi valere anche nelle corse in pista.
Jean-Claude Andruet è una figura emblematica del mondo del rally. Nato il 13 agosto 1940 a Montreuil, in Francia, ha saputo lasciare il segno con le sue eccezionali performances su strade e in pista, diventando un campione rispettato e ammirato. Due i titoli di Campione di Francia al suo attivo ed un Europeo.

I primi passi
Prima di lanciarsi nel rally, Jean-Claude Andruet è stato campione di Francia junior di judo. È nel 1965 che fa il suo debutto nel mondo del rally al Rally nazionale della Côte Fleurie. La sua carriera decolla rapidamente, e già nel 1966 ottiene due vittorie nella prima Coppa Gordini a Reims e Clermont-Ferrand. Nel corso degli anni accumula successi, totalizzando circa sessanta vittorie.
Gli anni di gloria
Nel 1968, Andruet conquista il suo primo titolo di campione di Francia, seguito da un incoronamento come campione d’Europa e campione di Francia dei rally nel 1970. L’anno 1972 è particolarmente significativo per lui: trionfa in 10 delle 11 gare francesi a cui partecipa, consolidando così la sua reputazione di pilota d’élite.
Tra i suoi successi più notevoli, Andruet si impone nella prima prova organizzata nell’ambito del Campionato del Mondo dei Rally (WRC), il Rally di Monte-Carlo nel 1973, al volante della berlinetta Alpine Renault A110 ed assieme a “Biche”. Questa vittoria lo lega all’epopea dei “Moschettieri” di Alpine Renault, con piloti come Jean-Luc Thérier, Jean-Pierre Nicolas e Bernard Darniche, che contribuiranno a conquistare il titolo costruttori nel 1973.
Trionfi al Tour di Corse
Jean-Claude Andruet ha brillato anche al Tour di Corse, una delle prove più prestigiose del rally. Qui ottiene tre vittorie: due volte sulla Alpine nel 1968 e 1972, e una volta nel 1974 con la Lancia Stratos. Parallelamente,vince tre volte il Tour de France automobilistico con diverse Ferrari, in particolare la 365 GTB4 nel 1972 e la 308 GTB nel 1981 e 1982.
La 24 Ore di Le Mans
Dal 1967 al 1989, Andruet partecipa anche alle 24 Ore di Le Mans, guidando varie vetture, tra cui Alpine, Ferrari, Rondeau e Spice. Le sue migliori prestazioni sono due quinti posti nel 1972 e 1981. Ha anche vinto diverse categorie, inclusa l’indice energetico nel 1968 con Jean-Pierre Nicolas, e il gruppo GTS nel 1972 con Claude Ballot-Lena su Ferrari 365 GTB/4 Daytona.
Ritorno alla competizioni
Dopo una pausa di dodici anni senza competizioni, Jean-Claude Andruet ritorna nel 2007, partecipando a gare per auto storiche. Si distingue particolarmente vincendo il Tour di Corse Historique al volante di una Porsche 911. Nel 2008, vince la Coppa di Francia dei rally VHC (Veicules Historiques de Competition) nella sua categoria e continua a brillare con la sua copilota leggendaria “Biche”, con cui vince la finale della Coppa di Francia dei rally VHC per due volte nel 2010 e 2012.
Una vita personale segnata dalla tragedia
Al di fuori della sua carriera sportiva, Jean-Claude Andruet è padre di Gilles Andruet, un ex campione di Francia di scacchi tragicamente assassinato nel 1995. Ha anche due figlie, Céline e Lucie. Nonostante le prove personali, Andruet rimane una figura ispiratrice e rispettata nel mondo dello sport automobilistico.